[...È l’ora, in cucina, che troppidue sono, ed un solo non basta:si cuoce, tra murmuri e scoppi,la bionda matassa di pasta.Qua, nella cucina, lo svolodi piccole grida d’impero;là, in sala, il ronzare, ormai solo,d’un ospite molto ciarliero.Avanti i suoi ciocchi, senz’irané pena,la docile macchina giraserena,qual docile servo, una voltach’ha inteso, né altro bisogna:lavora nel mentre che ascolta,lavora nel mentre che sogna....]
(La canzone del girarrosto (parte III) - G. Pascoli - I canti di Castelvecchio)
Quando ho trovato questo tagliere, ho subito immaginato la classica nonna intenta a preparare il pranzo domenicale per tutta la sua famiglia.
Ho immaginato le fresche erbe aromatiche appena tritate da una vecchia mezzaluna o gli ortaggi affettati, e chissà quali ingredienti sono stati poggiati su questo pezzo di legno destinati a far nascere qualche prelibatezza.Oppure vi sono stati sminuzzati dei funghi appena colti, se chiudete gli occhi sono sicura che potrete sentire il loro profumo terroso...
Un altro tesoro trovato, il mio piccolo regalo di primavera, non vedo l'ora di poterci lavorare su.
Un abbraccio e Buon week end.
Fabiola
Bellissimo e preziosissimo il tuo tagliere!!!!
RispondiEliminaDi sicuro ne farai un bell'uso......
Mostraci i primi risultati.....
Sereno f.s. speriamo con il sole!!!
Nadia
Un bellissimo tagliere che profuma di cibo buono, di quello creato con le mani e con tanta passione!!!
RispondiEliminaUn bacione
Sara
This is Sara
Stra-bellissimo.
RispondiEliminaDebora